Il Purgatorio dei sensi. Autostrada perduta di David Lynch
di Guy Astic
Editore : Rosso intenso ( 30 gennaio 2022 )
Lingua : francese
Numero di pagine : 284 pagine
Autostrada perduta è un diamante nero la cui cupa limpidezza illumina da venticinque anni il firmamento del cinema. Come l'albergo sperduto alla fine di una strada apparsa dal nulla, occupato da morti o dispersi che riaffiorano, il film di David Lynch ha tutto del purgatorio. Purgatorio per personaggi perduti che continuano a varcare i confini di mondi incompatibili; purgatorio per corpi sofferenti, la cui vulnerabilità il regista sovraespone per esplorare meglio la violenza degli impulsi, penetrare le trame dell'anima e delle viscere; purgatorio per lo spettatore immerso in un viaggio audiovisivo inedito, rilasciato in un'esperienza totale, al culmine della creazione, nel cuore ardente e rumoroso dell'esistenza; purgatorio, infine, per Lynch che vi raggiunge una forma di purezza artistica nell'intensificazione di ciascuno dei mezzi espressivi messi in atto. Tra eccessi e tensioni incandescenti, astrazione e figurazione non smettono mai di magnetizzarsi e respingersi a vicenda, in uno sfoggio di energia formale tanto più clamoroso in quanto incorniciato da un mondo senza fiato, da una storia depressa. Vertiginoso Breviario della Percezione, Lost Highway si immerge nell'intimità dell'immagine per portare la sensibilità ad aprirsi.