Possesso di Andrzej Żuławski. Tentativi di esorcismo
di Jérôme d'Estais
Editore : Profondo rosso (gennaio 2019)
Lingua : francese
Numero di pagine : 112 pagine
Fin dall'adolescenza l'autore mantiene un rapporto intimo e viscerale con Possession (1981) di Andrzej Żuławski, opera tentacolare e costantemente rigenerata. Da dove nasce il fatto che un film possa così impossessarsi del nostro corpo e della nostra anima? Che un'attrice (Isabelle Adjani) ci immerga in uno stato di trance così intenso? Indubbiamente dai suoi motivi metafisici scavati nel sangue per stanare una verità più personale, anche se dolorosa, anche ripugnante. O le maschere che assume il film, allo stesso tempo tutti i generi, allo stesso tempo tutti i film, allo stesso tempo ciascuno, nel labirinto di una narrazione che intreccia punti di riferimento e tracce per meglio sfumarli. Questo libro è tanto un tentativo di avvicinarsi al mistero di un capolavoro astratto e fisico quanto un modo di comprendere un'ossessione. A cominciare dall'appropriarsi dei luoghi stessi in cui è nato il film di Żuławski, a Berlino; penetrando nel suo cosmo, denso di significati e di segni, per ristabilire una parvenza di ordine e coerenza, consapevoli del fatto che, così come nessuna visione lo ha mai prosciugato, nessuna interpretazione potrà mai togliere al film, né la sua forza né il suo mistero. Le prove, gli esorcismi di Henri Michaux fungono da testo psicopompo attraverso questi pensieri. Così come Possession era per il suo regista il suo doppio quanto un esorcismo messo in immagini, questo saggio è un tentativo di domare questo magnifico mostro che è diventato nostro.