Zombie! Una lettura corrotta del cinema
di Karim Sharredib
Data di rilascio : 3 ottobre 2022
Editore : profondo rosso
Lingua : francese
Numero di pagine : 348 pagine
Questo libro non è né una guida né un dizionario di film sugli zombi. Piuttosto, propone di pensare al cinema attraverso il prisma di queste strane ombre che continuano a tornare ad ammassarsi sul campo, una dopo l'altra, di saga in saga. I morti viventi potrebbero essere considerati un anello cinematografico mancante, dai catastrofici funamboli del burlesque ai perdenti del film noir; dagli eroi demotivati della New Hollywood ai personaggi non marcati del cinema non horror contemporaneo. Questo legame in uno stato di putrefazione più o meno avanzata è moralmente insituabile: né benevoli né veramente malvagi, questi cadaveri erranti attraversano la cornice e, con la loro mancanza di volontà, mettono in cattiva luce le storie. Questi corpi contraddittori sono intesi come crepe e la loro apparente neutralità accompagna il declino delle ideologie, in particolare Hollywood. Un organismo essenzialmente plurale, gli zombi sono massa in ogni senso della parola. Con la loro ordinarietà, la loro funerea banalità – semplici “vicini morti” per usare i termini di George Romero – esigono che sia messo a morte il primo piano, cioè lo star-system e le credenze che lo sostengono. Chiunque può interpretare un non morto; inoltre, quest'ultimo deve essere chiunque. È il primo piano dello sfondo che si manifesta qui, come un orizzonte disastroso che divora le gerarchie.